Le proprietà del legno

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Le proprietà del legno

Se osserviamo un qualunque oggetto realizzato in legno notiamo che esso presenta un colore e dei “disegni” caratteristici chiamati venature, che dipendono dal tipo di legno utilizzato e che non sono altro che il segno lasciato dagli anelli quando tagliamo il tronco per il lungo. Inoltre, tutti possiamo notare che un oggetto in legno si graffia facilmente e si rovina quando resta troppo tempo a contatto con l’acqua, e dobbiamo proteggerlo rivestendolo con delle cere o delle vernici.

Andiamo ad esaminare quali sono le proprietà che caratterizzano il legno.

PROPRIETA’ FISICHE

Colore, aspetto e odore (variano in base al tipo di legno)

L’aspetto del legno è caratterizzato, in particolare, da alcuni elementi che sono:

Venature. le striature visibili nelle tavole di legno e che non sono altro che gli anelli del fusto tagliati in modo longitudinale di cui si è detto sopra, visti in modo longitudinale.

Nodi: che sono i punti in cui i rami si inserivano nel tronco. Gli artigiani ne sfruttano la presenza, insieme alle venature, per ottenere effetti decorativi.

Cipollature. Sono difetti del legno dovuto al distacco tra due anelli successivi.

Peso specifico: è rapporto tra peso e volume, cioè il peso in Kg di un singolo dm3 di legno. Nel legno questo rapporto è sempre molto basso e minore di 1, per questo il legno galleggia.

Igroscopicità: è la capacità del legno di assorbire l’acqua e più in generale l’umidità (cioè il vapore acqueo) presente nell’aria

Ritiro: è la tendenza del legno ha cambiare il proprio volume in base ai cambiamenti di umidità e temperatura (ad esempio in un ambiente molto umido il geno si gonfia perché assorbe l’umidità dell’aria. È il motivo per il quale le finestre di legno possono gonfiarsi e aprirsi con difficoltà nelle giornate di pioggia)

Conducibilità: il legno è un CATTIVO CONDUTTORE e viene spesso utilizzato come isolante termico e acustico.

PROPRIETA’ MECCANICHE

Durezza: è la capacità di opporsi alle scalfiture (cioè ai graffi) e alla penetrazione di un corpo (ad esempio un chiodo). In funzione della durezza possiamo distinguere tra LEGNI TENERI o DOLCI, che si lasciano lavorare più facilmente, e LEGNI DURI

Elasticità: è la capacità del legno a tornare alla posizione iniziale dopo che l’abbiamo deformato (ad esempio la tavola di un trampolino che si curva quando saltiamo per poi tornare orizzontale)

Resistenza alle deformazioni (compressione, trazione e flessione): il legno resiste molto bene quando viene deformato (cioè schiacciato, tirato o piegato) nella direzione delle fibre, cioè nella direzione delle venature.

 

PROPRIETA’ TECNOLOGICHE

Fendibilità: è la tendenza del legno a spaccarsi in maniera netta di spaccarsi lungo le fibre, cioè nel senso delle venature, senza produrre trucioli o segature. E’ la proprietàò che entra in gioco quando si tratta di inchiodare due pezzi di legno.

Curvabilità: è la tendenza del legno a mantenere in modo permanente una deformazione ottenuta artificialmente, ad esempio ammorbidendolo con il vapore e poi lascandolo essiccare (in questo modo vengo realizzati molti strumenti musicali come violi e chitarre).

Attitudine al taglio per mezzo di utensili e attrezzi che rilasciano trucioli e segatura come seghe e pialle.

Lucidabilità: è la possibilità di lavorare la superficie dei legni più duri per ottenere una superficie liscia.

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